Dipende.
- Se stai parlando di un "filo lungo" (più tipicamente/precisamente, un filo casuale antenna) utilizzata solo per la ricezione, l'impedenza di linea non è affatto un problema. Purché sia adeguatamente isolata nei punti giusti, è possibile far passare il filo fino all'ingresso del ricevitore e ottenere risultati eccellenti. In questo caso, utilizzare una linea da 50 ohm (che quasi certamente sarebbe un cavo coassiale) sarebbe generalmente più che altro una questione di praticità, poiché il ricevitore ha un connettore di ingresso che si utilizza al meglio con un cavo coassiale (ad esempio, un BNC o un SO-239).
- Se parliamo di un'antenna da utilizzare per la trasmissione, però, la risposta diventa più complicata. Ci sono due aspetti principali da considerare quando si collega un trasmettitore alla sua antenna:
- Ottenere la massima potenza trasferita all'antenna e effettivamente irradiata.
- Proteggere gli stadi di uscita del trasmettitore dagli effetti di un ROS elevato.
Le scelte disponibili per le linee di alimentazione spaziano dai tipici cavi coassiali a 50–75 ohm alle "linee a scala" che possono avere impedenze caratteristiche nell'ordine delle centinaia di ohm.
Per saperne di più: Assemblaggio di cavi e cablaggi
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